venerdì 27 novembre 2009

La Minèstra

Allora: digiàcché di 'ose da dinne ce ne sarebbe anche diverse, e se quelle più ganze si tirano tutte fori subito un c'è più gusto a venì quì, stavorta voglio proprio metticene una che 'un sarà patrimonio della piana dell'Arno, ma si'uramente 'ome la s'intende noi ce la 'ntendono in pò'i, arméno ar giorno d'oggi: la Minestra.

Allora bisogna chiarì subito che la minestra, e un'è mia vella roba liquida che ti danno da mangià vando c'hai la temperatura, èh no!!! Quello è ir brodo! la minestra è ir primo, ma va'nnielo a spiegà! te ora ti di'ono "vieni a mangià che ti diaccia la minestra", allora t'aspetti di trovatti la brodaglia di gallina colle carote e i fagioli che ci galleggiano sopra e mogio mogio t'avvìì verso la cucina, invece vando arrivi ci trovi bene bene ir primo, e magari sono anco du fistioni ar ragù cor parmigiano, vedrai se un ci rimani stranito, mentre ti s'allarga ir sorriso a trentavattro denti!

(pucc)

2 commenti:

  1. Boia deh Puccio! Ma quanti denti c'hai!?

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  2. deh... ma e l'ho scritto così, tanto per tirà a caso alla carlona... poi si sa che se uno i denti 'un se li lava finisce che 'ni cascano!!

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